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Marchisio durissimo: “Sono loro il vero problema”

Claudio Marchisio, alla presentazione del club di futsal L84, ha stupito tutti con i suoi giudizi su casa Juve.

L’ex centrocampista bianconero, ha commentato lo spiacevole inizio di stagione (almeno in Serie A) della Juventus e puntato il dito sui veri colpevoli del tracollo della Vecchia Signora. Non l’allenatore Massimiliano Allegri che anzi ha dato la giusta pressione ai giocatori  in vista di Spezia-Juve (oggi alle 18.30). Né i tanto vituperati giovani come Chiesa o Locatelli, investimenti per il futuro o l’ormai ex Ronaldo che sembrava il problema numero uno e invece.

E’ il progetto a mancare e da qualche anno dice il Principino, non solo un reparto o un altro. La società di Torino poteva certo fare di più e paga le scelte passate. Marchisio si concentra però sull’oggi e lancia una stoccata pesante ad alcuni membri della rosa attuale, i senatori. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.

Il Marchisio pensiero

La partenza e lo Spezia

Una partenza inaspettata sotto gli occhi di tutti, soprattutto della Juve. Vediamo a La Spezia se ci sarà qualche cambiamento. Al di là dei risultati, salta all’occhio il fatto che ormai sia un periodo difficile, questa partenza è forse solo il frutto degli ultimi due anni. Manca un progetto solido rispetto a quanto ci aveva abituato la Juventus, non soltanto con le vittorie ma in tutto e per tutto. Siamo all’inizio, ma la frase di Allegri che parla di scontro diretto con lo Spezia fa capire che forse è giusto mettere anche questo tipo di pressione ai giocatori, è un momento delicato e si può recuperare in fretta ma anche si rischia di prendere una strada complicata per tutta la stagione.

 

Il centrocampo e Ronaldo

 

Possiamo dire che manca qualcosa, ma non è che i problemi sono solo in un reparto. Io penso che dal centrocampo nasce la base per una squadra, ma si difende e si attacca in 11. Non è sempre colpa di una papera del portiere, bisogna anche vedere come arrivano a tirare in porta, la fase difensiva dipende da tutti. Serve sacrificio, attenzione. Ci sono tanti piccoli errori che poi portano a subire tutti insieme.

Credo che sia mancato un progetto solido e lineare. Prendiamo Cristiano Ronaldo, il problema era lui? È andato via, segna, allora il problema non era lui. Io credo che intorno a Ronaldo non sia stata costruita la squadra giusta, un giocatore come lui non sia stato accompagnato da una squadra adatta a lui.

 

Il Campionato e le avversarie

Il campionato è iniziato come doveva iniziare tranne la Juve che sta perdendo punti. Il tempo dirà chi è cresciuto e chi no. A inizio campionato ero titubante su chi mettere in prima fila a parte l’Inter che è campione d’Italia. Sono stati cambiati tanti allenatori e modi di giocare: la Lazio fa fatica mentre Simone Inzaghi si è inserito in un progetto già solido cambiando non tantissimo ma portando la sua esperienza e partendo bene. La differenza tra Juve e Inter l’abbiamo vista ieri sera con la Fiorentina: i viola hanno dominato tutto il primo tempo ma come l’anno scorso l’Inter l’ha ribaltata da grande squadra.

Allegri e il vero problema della Juve

Ha sempre cercato di dare possibilità anche durante errori importanti ai giovani. Bentancur, Coman, Fagioli: ce ne sono tanti. Il problema non è Allegri con i giovani, ma chi ha ancora la voglia e la linfa in questo momento di tirare fuori ancora di più per far risollevare i giovani, anche tra i senatori. Locatelli che arriva in una situazione del genere non è facilitato nel suo processo di crescita. Sono più i senatori, chi arriva da vittorie europee, chi arriva da annate difficili, chi è a fine carriera e forse dice ‘ho già vinto’ e non ha più gli stimoli.

I primi stimoli devono arrivare da loro e devono essere trasmessi ai giovani. È vero che i giovani devono prendersi le proprie responsabilità, indossare una maglia che pesa, ma nello stesso tempo c’è sempre bisogno dei senatori che dopo tanti anni di vittorie riescono a tirare fuori quell’energia che i giovani hanno e che può fare la differenza.

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