Ecco perchè Messi non sarà mai come Alessandro Del Piero
L’addio di Messi al Barcellona entrerà di diritto nella storia del calcio. Si interrompe una favola durata ben 21 anni in cui la “Pulce” e il Barca hanno vinto di tutto. Il giocatore più forte della sua epoca (insieme a Cristiano Ronaldo) e la squadra più forte degli ultimi 15 anni si separano per rispettare un “tetto ingaggi” stabilito dalla Liga. Ma è davvero così? Messi è stato veramente “costretto” a lasciare il Barca?
Le lacrime di Leo versate durante la sua conferenza di addio sono sembrate certamente sincere ma potevano essere evitate. Nessuno ha costretto Messi a separarsi dal Barcellona e gli ostacoli di natura economica erano tranquillamente superabili. L’argentino ha dichiarato di aver rinunciato alla metà del suo stipendio ma non è bastato. Allora perchè non ridurlo ulteriormente fino a rientrare nei parametri imposti dalla Liga?
E’ proprio qui tutta la differenza con un certo Alessandro Del Piero: la bandiera eterna bianconera era pronto a firmare, ancora una volta, un contratto in bianco con la sua “Signora”.
“Ho firmato il mio primo contratto con la Juventus in bianco, firmerò anche quello che sarà l’ultimo della mia carriera con questa maglia in bianco. Il motore della mia carriera è stato da sempre l’amore profondo per il calcio, per la maglia della Juventus e per i suoi tifosi. Non per i soldi: ho guadagnato molto nella mia vita, avrei potuto guadagnare anche di più altrove accettando le offerte che più volte, anche ultimamente, mi sono state fatte“.
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Un capitano innamorato davvero della propria squadra non anteporrebbe mai i soldi alla maglia e a 34 anni Messi sicuramente non aveva bisogno dei petrodollari arabi. Magari qualcuno dirà che si tratta di ambizioni. Il Barcellona attualmente non può più garantire vittorie al suo ex capitano. Tutto vero, ma non poteva neanche la Juventus spedita in Serie B senza troppi problemi durante Calciopoli. Eppure l’amore del suo capitano ha prevalso su ambizioni e soldi. Alex è stato il primo a decidere di rimanere e combattere nell’inferno della serie cadetta da neo Campione del Mondo, tra lo stupore di compagni di squadra e dirigenti.
Caro Leo, la storia si fa anche e soprattutto cosi. Un gesto che vale più di palloni d’oro e Champions League, un gesto che lega persone e club alla leggenda, un gesto che vivrà in eterno nel cuore dei tifosi.
Si caro Leo, un capitano non può abbandonare una barca (e il Barca) alla deriva. Ecco perchè non sarai mai come Alessandro Del Piero…