Buffon: “Ecco cosa penso di Ronaldo”. E sulla Juve…
Gigi Buffon è un punto di riferimento dentro e fuori dal campo.
Così, vale la pena sentire le sue opinioni sul panorama calcistico attuale, rilasciate ai microfoni di Rai Radio 1. L’ex portiere della Juventus e campione del mondo del 2006, ha preso la parola a Radio Anch’io Sport ed ha commentato le due gare di qualificazioni ai Mondiali dell’Italia di Mancini, spezzando una lancia in favore di Immobile. Dopo aver lasciato la Juve, Gigi è approdato quest’estate al Parma, squadra dei suoi esordi e, a quasi 44 anni non sembra ancora intenzionato a lasciare il calcio giocato. La lunga esperienza in bianconero rimane nel suo cuore e per questo nell’intervista, dice la sua sull’addio di Ronaldo e le prospettive della Juve di Allegri in Campionato. Ecco le dichiarazioni complete.
Buffon, la Nazionale e il futuro
Devo dire la verità e non per difendere il gruppo, il problema dell’Italia è stata solo la buona sorte. Quando vinci il Mondiale e l’Europeo ti deve andare tutto bene, ora sta pagando quel briciolo di fortuna avuto in precedenza. Nelle due gare la prestazione c’è stata sono stati due pareggi figli della casualità. Non credo il problema dipenda dagli attaccanti, non li metto in discussione, soprattutto Ciro Immobile. Verso di lui che ha numeri e lavora tanto ci vuole più clemenza.
La mia testa e il mio corpo rispondono alla grande e io in questo momento non prendo in considerazione l’idea di smettere, mi accorgo di essere un giocatore molto importante per i miei compagni e i tifosi del Parma, per me è molto gratificante. Una nuova chiamata da Mancini per l’ultimo Mondiale? Non voglio che al ct che ha già tante pressioni ne aggiunge una nuova.
Ronaldo e la Juve
La Juventus sta solo vivendo un passaggio, non so se generazionale o di ossatura di squadra che sta cambiando, ma un po’ di dazio lo paghi. Se hai certezze come Allegri o i giocatori, magari non arrivi all’obiettivo (lo scudetto, ndr) ma vicino ci vai…
Cristiano Ronaldo? Credo che nessuno possa essere rimasto stupito dal suo addio. Ha la nomea di grandissimo professionista, riferito soprattutto a se stesso. I tifosi lo hanno idolatrato per le prestazioni e i gol, e sulla scelta di andare via non ci vedo nulla di illogico. E’ stata una scelta da parte sua ponderata e razionale, che ha confermato il percorso della sua carriera. Posso solo parlare bene di Cristiano, è un professionista eccezionale e dà il cento per cento per la causa.