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Allegri: “Ho tre dubbi, siamo carichi”. E sullo scudetto…

Allegri: “Ho tre dubbi, siamo carichi”. E sullo scudetto…

Massimiliano Allegri parla nella conferenza stampa nella vigilia di Juventus-Milan.

Dai dubbi di formazione, lo scudetto, il Milan, fino al ruolo di De Ligt, Bonucci, Chiesa. Allegri toglie, poi, pressione ai bianconeri dicendo che è una partita più importante per i rossoneri che per la Juve.

Ecco le sue parole.

Conferenza stampa:

Su Juve-Milan:

Juve-Milan è una delle partite più importanti, se non la più importante del campionato. Dobbiamo fare una bella prestazione perché abbiamo solo un punto in campionato, troviamo una squadra che sta giocando molto bene, sono quasi tre anni che giocano assieme.

Sulla formazione Allegri ha tre dubbi:

Nella formazione ho tre dubbi: uno in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco, domani mattina decideró.

Su Chiesa:

Chiesa? È uno dei dubbi, per quanto riguarda dove può rendere sicuramente a destra rende molto di più, davanti ha bisogno di giocare con una punta, a sinistra ha delle qualità importanti che lo porterebbero a puntare l’uno contro uno per poi tirare in porta.

Sulla squadra:

Abbiamo lavorato sempre bene, siamo carichi. I risultati non sono stati proporzionali alle prestazioni, potevamo avere dei punti in più ma così non è stato. La squadra sta lavorando bene, domani dobbiamo fare una bella partita tecnica e migliorare sulla precisione dei passaggi. Non è che prima del Malmö eravamo degli ubriachi scarsi e dopo il Malmö siamo diventati fenomeni.

Sulla corsa scudetto Allegri ha le idee chiare:

Scudetto? Non c’è una squadra favorita, questo è un campionato molto equilibrato. Fai presto a perdere dei punti, ma credo che fai presto anche a recuperarli. Vediamo domani sera cosa siamo in grado di fare.

Sulla difesa e De Ligt:

De Ligt? Matthijs ha 22 anni, è molto bravo però quando è arrivato alla Juventus ha perso lucidità. Quando è arrivato dall’Ajax qualcuno ha scritto ‘De Ligt futuro pallone d’oro’. Ci vuole calma, Chiellini a 20 anni era come de Ligt, forse peggio, poi a 28 anni è diventato un giocatore serio. C’è un percorso normale per tutti, nessuno nasce imparato, a parte qualche eccezioni. De Ligt è giovane e ha qualità importanti, per caratteristiche può essere un giocatore che rimane tanti anni alla Juve. Il dubbio in difesa è tra de Ligt, Bonucci e Chiellini. Rugani? È un giocatore affidabile, questo non vuol dire che gioca domani. Domani due giocano e uno sta fuori, a meno che non si giochi con i tre dietro. Bonucci ogni tanto mi fa arrabbiare ma è un giocatore fondamentale per noi.

Infine carica la squadra:

Più psicologo che allenatore? Devo fare l’allenatore perché la squadra va messa giù in campo, in questo momento c’è da martellare sul fatto dell’aspetto psicologico. Non si deve paragonare questa Juve alla mia vecchia Juve. La Juventus è una squadra che deve giocare non per vincere le partite, ma per vincere i campionati. Le partite le vincono tutti, i campionati solo uno.

 

 

 

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