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Allegri: “A Napoli per vincere, mancherà anche lui…”

Max Allegri sa le difficoltà di questo Napoli-Juventus ma in conferenza stampa non cerca alibi.

Il tecnico livornese avrà a disposizione una rosa limitata, per via degli infortuni e della pausa per le qualificazioni mondiali 2022. Parlando con i giornalisti, analizza però lucidamente il momento  dei bianconeri e prova a tracciare la strada da seguire per non perdere il treno dello Scudetto. Equilibrio e crescita da portare avanti senza fretta, per rimanere a marzo in corsa per tutte le competizioni.

Allegri vuole battere il Napoli e la squadra deve fare di tutto per raggiungere questo scopo ma preoccupa l’assenza di un suo pupillo.  L’allenatore consegna anche qualche indizio sulle scelte di formazione e ragiona sull’apporto dei nuovi acquisti e sulla mancanza di Ronaldo. Ecco le dichiarazioni complete rilasciate poche ore fa sull’anticipo di sabato alle 18.

 

Allegri, sensazioni sul match e nuovo assente

Napoli-Juve sarà sicuramente una bella partita perché affrontiamo una squadra forte tecnicamente e in un buon momento di forma. Domani non sarà difficile fare la formazione perché ne ho pochi, ho scelto di lasciare a casa i sudamericani. Cuadrado era l’unico che poteva esserci ma ha auto un attacco di gastroenterite ed è in Colombia a fare accertamenti. Verranno con noi De Winter, Soulè e Miretti e magari troveranno spazio. Questo non è un alibi cercheremo di fare risultato. Il Napoli è una delle candidate a vincere lo scudetto, però il campionato è ancora lungo. Dobbiamo pensare gara dopo gara, ci sono tante partite e c’è tempo per recuperare. Non bisogno farsi prendere dalla fretta. Non dobbiamo esaltarci quando le cose vanno bene e nemmeno deprimersi quando vanno male, ci vuole equilibro. Bisogna essere bravi a partire facendo le cose semplici.

McKennie, la difesa e gli infortunati

È rientrato bene e in questi giorni ha lavorato bene. Domani sarà titolare ma dovrò valutare dove farlo giocare. Chiesa ha avuto un risentimento muscolare, preferisco lasciarlo fuori per precauzione. In una partita di grande intensità come quella di domani ci sono sempre dei rischi. De Sciglio e Pellegrini sono pronti, dovrò valutare chi far giocare. Per Pellegrini è una grande occasione essere alla Juve. Le possibilità che avrà dovrà provare a  sfruttarle, lui ha ottime potenzialità. Ramsey in settimana dovrebbe ritornare con la squadra, Kaio è in ritardo e Arthur a fine mese dovrebbe tornare in squadra. L’operazione è andata bene e non dovrebbero esserci più intoppi.

Le scelte tattiche e la classifica

La parola emergenza non c’è, domani abbiamo la formazione ideale per giocare contro il Napoli. È una partita stimolante e penso che nelle difficoltà noi dobbiamo tirare fuori qualcosa in più. Le prestazioni restano sempre le stesse, poi per me il risultato conta sempre ma vabbè, qualcuno metteva anche in discussione questo. La gestione dell’imprevisto bisogna allenarla e migliorarla, ci sono troppe situazioni che non sono decifrabili prima della partita ma domani bisogna giocare con tranquillità e forza mentale. Con calma arriviamo ma non c’è fretta. Ci sono tante partite, un pezzetto alla volta ma intanto pensiamo a domani.

Obiettivi stagionali e caos sudamericani

Gli obiettivi della Juve sono sempre quelli di essere in tutte le competizioni a marzo. Poi dobbiamo migliorare e dobbiamo crescere soprattutto come squadra e i risultati sicuramente aiutano in questo. Noi dobbiamo essere bravi a farlo indipendentemente dai nostri risultati. I giocatori che hanno giocato stanotte arrivano sabato mattina in Italia, portarli a Napoli col rischio che si facciano male non penso abbia senso. Restano a casa e riposano, martedì abbiamo una partita importante perché la prima partita di Champions e la più importante del girone. Domani noi faremo una grande partita, non so il risultato ma sicuramente una grande partita. Io accetto sempre i calendari, ci sono gli organi competenti che devono decidere cosa fare con le partite. Se tutti esprimiamo il nostro giudizio viene fuori un casino, bisogna accettare quello che ci dicono.

Szczesny, Kean e i giovani

Szczesny a parte la partita di Udine ha fatto benissimo anche contro l’Empoli. Il portiere titolare è lui nonostante Perin sia un buon portiere. Kean l’ho trovato bene, è giovane e ha fatto molto bene al PSG. L’abbiamo voluto e sarebbe arrivato a prescindere dalla partenza di Cristiano Ronaldo. I ragazzi giovani hanno bisogno di tempo per crescere, gli vengono messe addosso troppe responsabilità. È normale che uno di 22 anni non ha l’esperienza di chi ne ha 30 o quasi. Solo accumulando partite possono acquisire una stabilità mentale che permetta di giocare in un determinato modo. Fagioli e Ranocchia dopo U23 vanno in Serie B, è un percorso normale. Qua appena si vede uno che passa la palla a 10 metri si dice sia da Pallone d’oro.

I fischi e il gruppo prima di Ronaldo

Abbiamo perso e cosa dovevano fare? Ci dovevano applaudire? Erano dispiaciuti loro e lo eravamo anche noi. Il calcio è così. Bisogna rialzarsi e questa falsa partenza ci metterà nelle condizioni di fare qualcosa in più senza perdere di vista l’obiettivo della vittoria. Cristiano non voleva più giocare alla Juventus, è andato via e comunque sarebbe stato il suo ultimo anno. Abbiamo anticipato questa scelta di un anno. A Cristiano auguriamo il meglio, però la vita va avanti. Non mi interessa parlare di quello che è stato. La Juve ha sempre vinto di gruppo e ce l’ha nel DNA. Per arrivare a essere competitivi e cercare di vincere dobbiamo avere grandi ambizioni, grande amor proprio e soprattutto passione in quello che facciamo.

 

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