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Agnelli: “Ancora convinto della Superlega”. E su CR7…

Si è aperta oggi l’Assemblea degli Azionisti della Juventus. Ad inaugurarla, all’Allianz Stadium, il presidente della società torinese Andrea Agnelli con un lungo discorso.

Il figlio di Umberto, si è concentrato sulla situazione del mondo del calcio post Covid e di Superlega. Agnelli, orgoglioso dell’unica assemblea in presenza tra i club di A, segnala un bilancio in perdita e si dice ancora convinto del progetto per un calcio per pochi. Spiegando le sue motivazioni a riguardo, proponendo una mediazione tra le parti ma senza rinunciare ad una critica feroce all’Uefa. Terminando con un accenno alla cessione di Cristiano Ronaldo. Ecco le sue parole nel dettaglio.

Agnelli: Bilancio e aumento di capitale

«Quest’anno siamo gli unici ad aver organizzato l’assemblea in presenza, essere unici è segno distintivo di questa società. Gli argomenti che tratteremo sono tutti di particolare rilevanza. Approveremo un bilancio con una perdita di 209,9 milioni, rinnoveremo il cda e proporremo aumento di capitale da 400 milioni che fa seguito all’aumento del 2019 per 300 milioni».

E’ stato intrapreso un percorso che ci aveva portato il migliore giocatore al mondo e fermento nelle istituzioni. Era il momento di investire, ma dopo aver completato l’aumento capitale nel gennaio 2020 il mondo si è fermato a causa dell’emergenza Coronavirus e ha colpito tutti».

La Superlega

«Tutte le linee di ricavo sono state messe in discussione, c’è stata una crisi di liquidità che ha portato a una crisi politico-istituzionale con il lancio della Superlega. Crisi che prosegue anche per i ruoli di Real, Barcellona e Juve, mentre oggi siamo in attesa di una pronuncia da parte della Corte di Giustizia».

«Il tema  è comunque quello di guardare avanti, andremo a pulire gli effetti del Covid al termine di questa stagione. Il piano di investimenti proposto nel 2019 era credibile e gli effetti si sarebbero verificati a lungo termine, e può ripartire grazie all’aumento di capitale che proponiamo oggi».

«Per 10 anni ho collaborato lealmente per cambiare un sistema che non tutela gli investitori e che ha abbandonato il merito sportivo nel 1991, quando si è deciso che una quarta classificata in Serie A avesse più diritti di un campione di un altro campionato».

«Quest’anno Juve, Real e Barcellona, nessuna di noi ha vinto il campionato e tutte partecipiamo alla Champions. Tante squadre che hanno vinto i rispettivi campionati non partecipano alla Champions League, che è definita oggi come una delle migliori competizioni sportive al mondo».

«La nascita della Superlega, che si basava su raggiungimento di un accordo con UEFA e FIFA o sul riconoscimento di organizzare un torneo in competizione con quelli attuali, è stata la constatazione da parte di 12 club del fatto che le obsolete impalcature su cui si regge il calcio stanno rifiutando il cambiamento per una classe politica che non competedecide e vuole incassare. Non mi voglio arrendere, il sistema ha bisogno di un cambiamento e la Juventus ne vuole fare parte. Ma solo attraverso il dialogo costruttivo si potrà arrivare a un risultato soddisfacente per tutti»..

Ronaldo

«Avere il più grande giocatore al mondo è stato un onore e un piacere. Non possiamo che applaudire Cristiano e ringraziarlo per averci fatto gioire così tanto. Ma ha ragione Morata: è la maglia della Juve che richiede responsabilità, non un compagno di squadra, e la Juventus è più grande di chiunque abbia avuto l’onore di partecipare al suo percorso. La Juventus viene prima di qualunque persona».

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